Descrizione
Sostenibilità è una parola che va riempita di significato, questo è il primo obiettivo che si pone l’autore e lo fa partendo da una domanda:
«Si può creare un prodotto ben fatto, riconoscibile e “bello”senza danneggiare l’ambiente?»
La risposta è un viaggio nella tematica della sostenibilità legata alla fabbricazione di prodotti industriali rivolto a designer, progettisti, operatori del mondo del design e a tutti quelli che fanno parte dell’industria di produzione di elementi che necessitano di finitura della superficie.
La trattazione dapprima analizza i concetti di estetica e design, scoprendone l’essenza sostenibile, definendone la trasversalità applicativa nel made in Italy, approdando all’ecodesign e ai modelli di sviluppo sostenibile.
Quindi descrive un esempio di innovability, l’innovazione sostenibile, che in alternativa ai processi tradizionali (dispendiosi e poco o non sostenibili) consente di adottare un metodo di fabbricazione basato sull’economia circolare, ponendo al centro l’alluminio e un trattamento a base di coating nanocomposito per finitura, protezione e funzionalizzazione della superficie.
Oltre a dare una visione completa del tema, fornisce un contributo concreto per partecipare al cambiamento necessario per la tutela di un pianeta che non può più sopportare danni e trasformazioni conseguenza anche della fabbricazione di prodotti industriali.
Il tutto è arricchito dagli interventi di autorevoli esperti.
Claudio Mingazzini, ricercatore di professione, coordinatore di progetti di trasferimento industriale in risposta alla green revolution. Gian Luca Falleti, imprenditore ed esperto di nanotecnologie, precursore dell’innovability, tra le sue creazioni la vernice più leggera del mondo, cofondatore insieme a Bonvini di Nalucoat®. E con la prefazione del Car Designer Michael Robinson, statunitense ma torinese d’adozione, padre di numerose auto e visionario del futuro dell’industria automobilistica.
Dall’Introduzione dell’autore
Esistono due modi di intendere il design: il primo come miglioramento estetico finalizzato allo sviluppo di un prodotto e il secondo come innovazione tesa al miglioramento del rapporto tra usabilità e prestazioni. I prodotti del design pervadono tutti gli ambiti della nostra vita, interpretando e anticipando desideri e bisogni della società, agendo non solo sull’offerta ma interessando anche i processi di produzione. Per questo è importante comprendere quanto il mondo che si sviluppa attorno al design (la design economy) debba assumere un ruolo fondamentale nella transizione ecologica generando un contributo determinante per la sostenibilità. Come negli anni Settanta il ruolo dei designer fu essenziale per lo sviluppo, coniugando bellezza estetica, emozionalità, utilità e industria, dando vita al design italiano, ora, cinquant’anni dopo, nel pieno di una transizione (ecologica e digitale) accelerata da guerre e pandemie, il design, soprattutto quello italiano, è chiamato nuovamente a dare un contributo al futuro. Il made in Italy, attraverso la sua creatività e l’abilità di realizzare beni funzionali, ha la missione di ampliare la platea di interessati a questi temi e, grazie al design, ha la responsabilità di ripensare le modalità di progettazione di un elemento/prodotto contestualizzandolo in un ecosistema. Questo avviene con l’ecodesign, uno dei segmenti dell’economia moderna con maggiori prospettive di crescita sia in termini economici che di occupazione. Rappresenta un chiaro esempio di eccellenza produttiva per quanto riguarda innovazione, qualità e creatività, generando un nuovo modello di business capace di attivare filiere orientate allo sviluppo sostenibile. Mentre in alcuni settori esistono già modelli di ecodesign, nel mondo dell’industria legato all’estetica di prodotto esiste poco o nulla. In questo libro descriverò un vero e proprio sistema produttivo per la fabbricazione di componenti ed elementi di complemento in alluminio con finitura e protezione nanocomposita, lavorazioni sostenibili che generano pezzi completamente riciclabili.
Vedremo così quanto la sostenibilità possa portare ad una nuova economia che riconosca alla natura il valore fisico che effettivamente rappresenta, un capitale che non può più essere invisibile al sistema produttivo così come è invece accaduto sino ad oggi.
Ivan Gianluca Bonvini
Imprenditore, cultore del valore sociale dell’impresa, è advisor di società di consulenza per le tematiche di sostenibilità ed economia circolare. Cofondatore, insieme a Gian Luca Falleti, di Nalucoat®, la prima startup innovativa Benefit B-Corp® nei trattamenti di finitura per l’industrial design.